Per via della normativa sull’efficienza energetica ormai in commercio sono presenti solo caldaie a condensazione. Oltre ad alcuni limiti riguardo lo scarico dei fumi esiste un altro aspetto da non sottovalutare…dove scaricare l’acqua di condensa che produce la caldaia?
Questo piccolo dettaglio, che può sembrare poca cosa, è invece un aspetto molto importante che se trascurato, causa molti problemi!
Per evitare situazioni spiacevoli e trovarti a dover spendere ulteriori soldi per risolvere dei guasti, oggi vogliamo raccontarti quello che è successo con un nostro vero cliente, il Sig. Presti, che ha dovuto fare una bella riparazione al suo impianto per aver trascurato l’aspetto dello scarico della condensa della sua caldaia.
Il nostro cliente Sig. Presti aveva da qualche mese installato, tramite il suo installatore di fiducia, una nuova caldaia a condensazione.
Queste nuove caldaie, per avere una efficienza maggiore, recuperano calore anche dai fumi della combustione del gas metano.
Raffreddando questi fumi – ovvero condensando – il vapore acqueo contenuto nei fumi diventa acqua e di conseguenza quest’acqua prodotta dalla caldaia deve essere smaltita.
Ora il problema: come devo smaltire correttamente quest’acqua???
La norma UNI 7129 del 2015 nella sezione 5 descrive in maniera precisa i metodi che si possono utilizzare per smaltire correttamente l’acqua.
A questo punto starai pensando…ma se parliamo di acqua che problema ci sono…è semplice acqua!
E invece NO!…non si tratta di semplice acqua…ma di ACQUA ACIDA!
Le caldaie a condensazione producono acqua acida con un PH di 3,5/4 a causa della presenza di anidride carbonica nei fumi di combustione del gas metano.
Premesso ciò dobbiamo stare attenti a smaltirla correttamente altrimenti alle nostre tubazioni succederà quello che è successo al nostro Sig. Presti.
Quello che vedete è un raccordo di acciaio che è stato utilizzato per smaltire l’acqua di condensa sull’impianto del Sig. Presti dopo nemmeno un’anno di utilizzo dell’apparecchio.
Come potete vedere il raccordo è stato completamente consumato dall’acqua di condensa acida che lo ha bucato causando perdite di acqua e macchie sulle superfici intorno al raccordo.
Oltre quindi ad aver avuto un danno sulla tubazione di scarico che non era di materiale idoneo alla condensa acida, c’era anche un altro problema!!!
La condensa prodotta dalla caldaia era convogliata dentro un recipiente (un semplice SECCHIO) che periodicamente veniva svuotato manualmente!
Questa è una cosa che NON PUO’ ESSERE FATTA secondo la normativa UNI 7129:2015-5.
La normativa parla chiaro…
Tutti gli apparecchi a condensazione devono essere SEMPRE COLLEGATI all’impianto di scarico delle condense.
Le soluzioni possono essere tre:
- Scarico in acque reflue domestiche, quindi in parole semplici, convogliare l’acqua di condensa attraverso il collegamento ad un sifone di un lavello cucina, per esempio.
- Scarico in acque bianche, quindi collegare lo scarico di condensa della caldaia ad un pluviale che raccoglie le acque piovane. A patto che il materiale del pluviale sia adatto a resistere ad acque acide! Quindi niente materiali metallici!
- Scarico in pozzetto interrato, possibile solo per edifici isolati sprovvisti di rete fognaria per le acque reflue.
Inoltre nel caso in cui decidete di scaricare l’acqua di condensa attraverso le acque bianche (piovane) è consigliabile installare un neutralizzatore di condensa.
Questo dispositivo serve per riportare il PH dell’acqua di condensa ad un valore di 5/6 in modo da rendere l’acqua non più acida e quindi non aggressiva.
Funziona come un filtro, dove al suo interno è presente del materiale chimico che “addolcisce” l’acqua.
Questo materiale si consuma con il tempo e deve essere sostituito periodicamente. Di solito la sostituzione delle ricariche si fa coincidere con le operazioni di manutenzione periodica della caldaia.
Per concludere: evitate di improvvisare gli scarichi di condensa della vostra caldaia a condensazione perché i problemi possono presentarsi presto e farvi sprecare molti soldi inutilmente!
Il Sig. Presti ha dovuto sistemare tutta la tubazione di scarico condensa, eliminando il metallo, e realizzare una nuova tubazione in materiale plastico adatto.
Infine ha dovuto collegare questa nuova tubazione allo scarico di condensa delle acque reflue sotto un lavabo esterno poco distante dalla caldaia installata su un box esterno.
Prestate attenzione allo smaltimento delle acque di condensa…se avete dubbi rivolgetevi sempre al vostro tecnico specializzato!