Molto spesso capita di effettuare interventi di ricerca del guasto dove si capisce fin da subito che il problema sull’impianto di condizionamento dipende da una mancanza di gas refrigerante dovuto ad una perdita sul circuito frigorifero.
Perdita che può essere presente sulle unità interne, sulle unità esterne ma anche molto spesso sulle tubazioni di collegamento.
In questi casi la legge D.P.R. 146/18 impone al proprietario/utilizzatore dell’impianto (chiamato dalla legge “operatore”) di individuare e riparare tempestivamente il punto di perdita.
Quando la norma indica tempestivamente, viene data anche un preciso arco temporale, ovvero entro 5 giorni dall’accertamento della perdita.
Nello specifico, questo aspetto viene ripreso anche dal decreto sanzioni DPR 163/19 dove l’articolo 3 recita quanto segue:
"L'operatore che rilascia in modo accidentale gas fluorurati a effetto serra e che, in caso di rilevamento di perdite di gas fluorurati a effetto serra, non effettua la relativa riparazione, senza indebito ritardo e comunque non oltre 5 giorni dall'accertamento della perdita stessa, e' punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000,00 euro a 25.000,00 euro."
Quello su cui vogliamo puntare l’attenzione è proprio sulla tempistica da rispettare e sulla pesante sanzione prevista.
A riguardo infatti anche le associazioni di categoria come Assofirgoristi hanno provato a chiedere delucidazioni in merito al Ministero dell’Ambiente, ma la risposta è stato molto intransigente!
“La perdita deve sicuramente essere bloccata entro 5 giorni dall’accertamento della stessa e procedere alla riparazione. E’ infatti impensabile che una volta accertata la perdita, l’operatore resti inerme in attesa di ricevere un pezzo di ricambio, aspettare di avere soldi per la riparazione, perché non ha tempo di farlo”
La norma vuole proprio evitare l’inattività dell’azione!
Tutto questo significa che bisognerà procedere in questo modo:
- in prima battuta, occorre isolare il punto di perdita agendo sulle valvole di bypass;
- in secondo luogo, se ciò non è possibile, va isolato almeno il tratto di impianto in questione e recuperare tutto il refrigerante lì presente (oppure svuotare tutto l’impianto se non sono presenti sezionamenti).
La perdita, una volta riparata, permetterà il caricamento dell’intervento di “Riparazione” in Banca Dati (come unico intervento), con conseguente successiva verifica entro 30gg, come illustrato nel nostro articolo qui.
Questa prescrizione dovrà determinare, certamente, un ripensamento della progettazione delle tubazioni per la distribuzione del refrigerante in molti impianti (specialmente i più complessi), a far sì che, un singolo evento di perdita possa non determinare una interruzione delle attività dell’impresa dell’Operatore.
Ci rendiamo però conto che non sempre sarà possibile rispettare questo ristretto tempo di riparazione (5 giorni) su impianti molto grandi e complessi.
In quanto riparare una perdita su impianti molto estesi e complessi, implica il fatto di dover fermare tutto il sistema, ordinare a volte ricambi ed effettuare riparazioni con lunghe tempistiche.
Queste operazioni possono richiedere più di 5 giorni e di conseguenza si rischia di sforare e offrire il fianco a possibili sanzioni.
Confidiamo nella giusta valutazione delle autorità in caso di controlli.
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