Se la caldaia di casa tua non è a norma rischi grosso: da sanzioni scottanti a condanne penali nel caso in cui ci dovesse esserci un incidente/esplosione.
Inoltre, con le vecchie caldaie consumi di più. I costi elevati dipendono dal rendimento della tua caldaia e dal contratto stipulato con il tuo fornitore.
Questo è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 43861 del 17 Ottobre 2016 a conferma della sentenza del tribunale di Roma che ha condannato il proprietario di un immobile per aver cagionato nel 2010 la morte degli inquilini ai quali era stato affittato un appartamento, dotato di caldaia non a norma di legge.
L’appartamento era privo di aperture di ventilazione e il sistema di scarico dei fumi della caldaia presentava un reflusso di gas tossici che hanno provocato l’incidente.
Senza allarmismi o preoccupazioni ingiustificate, l’unica cosa da fare è semplicemente una: verificare sempre di avere tutte le carte a posto e di far controllare tramite una manutenzione la caldaia.
Non vale solo per la casa dove abiti ma anche per quella che eventualmente affitti a terzi: prima di scegliere un inquilino controlla sempre che la caldaia funzioni correttamente.
Controlla che il tuo tecnico di fiducia abbia effettuato la dovuta verifica periodica e la manutenzione.
In caso di rottura o scoppi della caldaia, infatti, il padrone di casa è responsabile e sarà tenuto a risarcire tutti i danni procurati all’inquilino (danni alle cose ma anche danni fisici).
Nella peggiore delle ipotesi, in caso di morte, oltre all’ingente risarcimento dovuto agli eredi per la perdita del caro, scatterà anche un procedimento penale per omicidio colposo.
La Corte di Cassazione con la sentenza di cui sopra ha decretato la responsabilità del proprietario in virtù della posizione di garanzia ex art. 40 cpv c.p..
Senza scomodare incidenti mortali devi comunque ricordare che ci sono sanzioni per chi non fa controlli periodici.
Ad esempio, rischi una sanzione fino a 600 euro per il mancato rispetto della normativa che impone la compilazione del libretto durante i controlli.
E in questo caso anche il manutentore rischia sanzioni fino a 6 mila euro. La legge prevede dei controlli a campione sugli impianti per verificare se la normativa è stata rispettata.
Per il mancato controllo della caldaia, come proprietario dell’impianto rischi una sanzione amministrativa da 50 a 3.000 euro. Se viene riscontrata un’anomalia o una verifica mancata, aggiungi altri 50-200 euro.
MA CHI DEVE FARE LA MANUTENZIONE?
Se vivi in affitto spetta a te come inquilino evitare che la caldaia non sia a norma e, quindi, far sì che la manutenzione venga eseguita come richiesto dalla normativa.
Se, però, durante il controllo da parte del tecnico risulta che la caldaia non è a norma e, quindi, deve essere sostituita, sarà il proprietario a dover sostenere la spesa necessaria per la sostituzione, come sancito dalla Cassazione.
Per un ulteriore approfondimento puoi leggere il nostro articolo del blog specifico:
Affittuario o proprietario, chi paga la manutenzione ordinaria?
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